Il retroscena del confronto tra Sonia Bruganelli e Selvaggia Lucarelli a Ballando con le stelle
Le promesse, i malumori e i giochi di potere dietro le quinte del programma
Il dialogo tra Sonia Bruganelli e la giuria di Ballando con le stelle nella seconda puntata del dance show di Rai continua a essere argomento di discussione. In particolare, il confronto con Selvaggia Lucarelli è tornato ad essere commentato sia sui social che in tv dalla stessa concorrente. Durante la sua ospitata a La Vita in Diretta, Bruganelli ha espresso tutto il suo risentimento verso la giudice. Oggi, Gabriele Parpiglia è tornato sull’argomento a Studio 100, raccontando un retroscena sull’accaduto e sui malumori di Bruganelli nei confronti di Lucarelli.
Un semplice gioco d’interessi che risale a un anno fa è stato svelato nella didascalia a corredo del video che mostra il giornalista ripercorrere le tappe della situazione. Parpiglia ha rivelato che già lo scorso anno Sonia Bruganelli puntava a diventare giudice a Ballando con le stelle, poiché si vociferava che Selvaggia Lucarelli non avrebbe confermato la sua presenza. Iniziarono quindi i contatti, prima con la dirigenza Rai e poi con Milly Carlucci stessa, che però fu irremovibile: la giuria non sarebbe stata modificata.
Si ipotizzò allora di assegnare alla ex moglie di Bonolis il ruolo di bordocampista accanto ad Alberto Matano. Tuttavia, nemmeno questa soluzione si rivelò fattibile. Carlucci avanzò quindi la controfferta: “Vieni a ballare come concorrente”. Proposta che fu rifiutata da Sonia. Quest’anno, grazie anche alla relazione con Angelo Madonia, la situazione è cambiata e Bruganelli ha accettato di scendere in pista, ma non di sedersi dietro il tavolo dei giudici.
Parrebbe che siano state fatte delle promesse all’imprenditrice, come portare su Rai 2 “I Libri di Sonia”, il suo format visibile su Instagram. Tuttavia, come spesso accade in televisione, tra il dire e il fare c’è di mezzo la solita incertezza. Parpiglia ha aggiunto con sicurezza che la tv inganna quando deve convincerti a dire sì, sottolineando di poter confermare ogni sua affermazione poiché, come afferma, “io c’ero”.