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Attacco israeliano alle basi Unifil in Libano

Reazioni internazionali e condanna dell'Italia

Attacco israeliano alle basi Unifil in Libano

La tensione in Medio Oriente è sempre più alta a seguito dell’attacco dell’esercito israeliano a tre basi Unifil in Libano, tra cui il quartier generale della missione Onu e due postazioni a comando italiano. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha definito l’attacco come un “crimine di guerra”, respingendo la richiesta di Tel Aviv di evacuare o spostare le basi con fermezza: “L’Italia non prende ordini da Israele”. La premier Meloni ha condannato l’atto come “inammissibile”, mentre il ministro degli Esteri Tajani ha richiesto le scuse ufficiali del governo israeliano. Nell’attacco sono rimasti feriti due caschi blu di origine indonesiana.

La missione Unifil è stata istituita con la risoluzione 425 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel marzo 1978, in seguito all’invasione israeliana del Libano. La missione è stata prorogata semestralmente e ha l’obiettivo di monitorare il rispetto del cessate il fuoco e della Blue Line, nonché di supportare il governo libanese nel mantenimento della sicurezza e della stabilità internazionale. Attualmente, Unifil svolge attività operative come osservazione da posti fissi, pattugliamenti e collegamento con le Forze Armate libanesi.

Il ministro della Difesa Crosetto ha condannato duramente l’attacco alle basi Unifil, definendolo come una grave violazione del diritto internazionale e un possibile crimine di guerra. Anche il ministro degli Esteri Tajani ha chiesto spiegazioni e scuse da parte del governo israeliano, sottolineando la necessità di tutelare i militari italiani impiegati nella missione.

La condanna internazionale all’attacco non si è fatta attendere. Oltre all’Italia, altri Paesi come la Spagna e gli Stati Uniti hanno espresso forte preoccupazione e condannato l’azione israeliana. Il governo italiano ha protestato ufficialmente con le Autorità israeliane e ha ricevuto il sostegno di Francia, Spagna e altri Paesi europei che contribuiscono a Unifil. Gli Stati Uniti hanno chiesto chiarimenti a Israele e sottolineato l’importanza di non mettere a rischio la sicurezza delle forze di peacekeeping dell’Onu durante le operazioni militari condotte vicino alla Blue Line.