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Lo scandalo del bancario di Bitonto: spiava i conti di politici di rilievo

Le conseguenze dell'attività illegale di Vincenzo Coviello e le reazioni dei politici coinvolti

Lo scandalo del bancario di Bitonto: spiava i conti di politici di rilievo

Un bancario di Bitonto è stato coinvolto in una intricata vicenda che mescola cronaca giudiziaria e politica. Si tratta di Vincenzo Coviello, 52 anni, ex dipendente di Intesa Sanpaolo, che ha spiato per mesi i conti bancari di personalità politiche di rilievo, tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la sorella Arianna, l’ex compagno Andrea Giambruno e altri politici. Scoperto dai colleghi e successivamente licenziato, Coviello ha giustificato le sue azioni con una sorta di “curiosità maniacale per il controllo”. Questa spiegazione potrebbe contrastare le accuse di dossieraggio mosse nei confronti della premier. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto e quali potrebbero essere le conseguenze.

Chi è Vincenzo Coviello, il bancario che ha spiato i politici? Tutto ha avuto inizio quando Intesa Sanpaolo ha scoperto l’attività illegale condotta attraverso i propri sistemi e ha avviato un’indagine che ha portato al licenziamento di Coviello. Fino a quel momento, l’uomo era considerato un impiegato modello, impeccabile sul lavoro ma noto per la sua eccessiva curiosità, secondo chi lo conosce. L’istituto di credito ha dichiarato che il comportamento di Coviello non era in linea con le procedure interne e la normativa di settore, rilevato durante le normali attività di controllo.

Secondo quanto emerso, Coviello avrebbe effettuato quasi settemila accessi abusivi a conti correnti in 26 mesi. Tra i soggetti spiati figurano non solo le sorelle Meloni, ma anche ministri, parlamentari, funzionari e magistrati di rilievo. Gli accessi sarebbero avvenuti in un arco temporale che va dal 21 febbraio 2022 al 24 aprile 2024, coinvolgendo oltre 3.500 clienti di 679 filiali di Intesa Sanpaolo sparse in tutta Italia.

A differenza di casi simili del passato, in cui si trattava di informazioni legate a operazioni sospette o a indagini giudiziarie, in questo caso le informazioni violate riguardano dati strettamente privati, come i movimenti dei conti correnti delle persone coinvolte. Coviello cercava schede clienti, estratti conto e movimentazioni delle carte di credito. Dopo lo scandalo e il licenziamento, Coviello ha continuato a lavorare come commercialista, ma al momento è irreperibile per i media.

La questione se lo spiare i conti bancari di Giorgia e Arianna Meloni costituisca un atto di dossieraggio è ancora aperta. La premier Meloni ha commentato l’accaduto su X, allegando una foto con la sorella e rimandando a un articolo sulla vicenda. Al licenziamento è seguito un procedimento penale per accesso abusivo a un sistema informatico o telematico. Le indagini sono in corso e ogni sviluppo è possibile. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sollevato diverse domande legittime sul caso.

Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è tra coloro che sono stati spiati. Zaia ha espresso la sua sorpresa e ha sottolineato la necessità di maggiore trasparenza e controllo sui conti correnti. Le indagini sono in corso, con perquisizioni e acquisizioni di documenti e file, al fine di comprendere le motivazioni di questi accessi illegali. Gli ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari hanno sequestrato diversi dispositivi informatici nella casa di Coviello per ulteriori verifiche forensi.