Protesta del sindaco di Londa contro la chiusura della banca Crf
Unione per mantenere servizi essenziali nelle aree interne
Il sindaco di Londa, Tommaso Cuoretti, ha deciso di intraprendere una singolare forma di protesta per impedire la chiusura dell’unica banca rimasta nel comune, la Crf. Condividendo su Facebook la sua situazione, Cuoretti ha scritto: “Mi mettono anche il telo nero per non farmi vedere, ma ci sono. Resto dentro, o mi portano via o non esco”. Londa, un piccolo comune in provincia di Firenze con poco più di 1800 abitanti, si trova ad affrontare la prospettiva di perdere un servizio essenziale a causa della logica del profitto.
Il sindaco ha sottolineato che la chiusura delle filiali bancarie sta privando molti territori e paesi di montagna dei servizi essenziali. Ha dichiarato: “Siamo persone, non numeri, ed è inutile parlare di mantenimento delle aree interne, ripopolamento della montagna e prevenzione del dissesto idrogeologico se non vengono attuate politiche che mirino a mantenere i servizi essenziali in questi territori”.
La protesta di Cuoretti ha ricevuto il sostegno dei cittadini, con un presidio di protesta tenutosi in mattinata al quale hanno partecipato anche i sindaci dei comuni limitrofi e i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi e Cristiano Benucci, del Partito Democratico.
Secondo l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl, nei primi sei mesi del 2024 le banche italiane hanno chiuso altri 163 sportelli. Nel 2023 sono state ben 823 le filiali che hanno chiuso i battenti, con il risultato che 3.300 comuni sono rimasti senza servizi bancari e più di 4 milioni di persone non possono più accedervi. Questo rappresenta un danno significativo per coloro che hanno competenze digitali limitate, soprattutto anziani.
Le regioni più colpite da questa desertificazione bancaria sono Molise, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania e Toscana. Secondo l’Osservatorio della Cisl, la diffusione dell’internet banking in Italia è ancora modesta, utilizzato solo dal 51,5% degli utenti, contro una media Ue del 63,9%. Questo evidenzia come la desertificazione bancaria possa accelerare l’esclusione sociale.