Salute e Benessere

Infarto Miocardico: Sintomi, Prevenzione e Tempestività dell’Intervento

Riconoscere i Segnali Precoci per Salvare Vite

Infarto Miocardico: Sintomi, Prevenzione e Tempestività dell’Intervento

Il numero di morti legati a problemi cardiaci continua a crescere da oltre 20 anni. Attualmente si contano circa 17,6 milioni di decessi all’anno, ma si stima che nel 2030 i morti saranno 24 milioni, come riportato nel rapporto 2019 dell’American Heart Association. Questo trend preoccupante rende le malattie cardiovascolari la principale causa di morte nel mondo e in Italia, dove si registrano 240 mila decessi ogni anno. Sebbene gli eventi cardiaci siano imprevedibili, la prevenzione dei fattori di rischio e la tempestività dei soccorsi possono fare la differenza tra la vita e la morte.

L’infarto miocardico acuto, comunemente noto come ‘attacco di cuore’, rappresenta uno dei più gravi eventi cardiovascolari. In Italia, si verificano circa 120.000 casi all’anno, con una percentuale significativa che risulta letale. Ogni minuto conta per chi viene colpito da un infarto, poiché maggiore è il ritardo nell’intervento, maggiore è il danno al muscolo cardiaco con conseguenze rilevanti sulla qualità di vita. Le prime due ore dall’insorgenza dei sintomi, definite golden hours, sono cruciali: se il flusso sanguigno non viene ripristinato entro questo lasso di tempo, il rischio di danni permanenti al muscolo cardiaco aumenta in modo esponenziale. Un intervento oltre i 90 minuti dall’esordio dei sintomi può quadruplicare la mortalità. Pertanto, è fondamentale riconoscere rapidamente i sintomi per ridurre il ritardo nell’assistenza.

I sintomi classici di un infarto includono un dolore oppressivo al centro del petto che dura oltre 20 minuti, insorto a riposo e talvolta irradiato al braccio sinistro, al collo, alla mandibola, ai denti o al dorso. Tuttavia, l’attacco può presentarsi in modo più subdolo, con sintomi come dolore addominale o nella parte posteriore del torace. Altri segnali tipici sono affanno improvviso, sudorazione fredda, nausea, vomito, svenimento, vertigini, ansia e debolezza improvvisa.

Oltre ai sintomi noti, esistono segnali meno comuni che possono manifestarsi anche di notte e che sono importanti da conoscere. L’apnea notturna, caratterizzata da arresti ripetuti della respirazione durante il sonno, è stata associata a un aumento del rischio di infarto e ad altre patologie cardiache. Le sudorazioni notturne e la nicturia, ovvero l’urinazione frequente durante la notte, possono anch’esse essere segnali di problemi cardiaci. Inoltre, il dolore al petto, la dispnea, la tachicardia e la sindrome delle gambe senza riposo sono sintomi che non vanno sottovalutati e richiedono attenzione medica.