Attacchi informatici in Belgio: minacce prima delle elezioni comunali
Gruppi hacker filo-russi prendono di mira autorità e media belgi
Dal 7 ottobre, alcuni siti web di comuni, porti e altre autorità belghe sono stati oggetto di attacchi informatici. Secondo le autorità locali, si tratta di infiltrazioni piuttosto semplici che mirano ai server. Tuttavia, a causa di migliaia di richieste, c’è il rischio di un blocco. Recentemente, i media sono stati presi di mira, con attacchi diretti sia all’agenzia di informazione nazionale Belga che alla radiotelevisione pubblica Rtbf.
Le autorità nazionali attribuiscono queste violazioni della cybersicurezza a gruppi di hacker filo-russi, che hanno anche rivendicato l’azione. Questo allarme arriva pochi giorni prima delle importanti elezioni comunali che si terranno il 13 ottobre in numerose città belghe, inclusa la capitale Bruxelles, che ospita alcune delle principali istituzioni dell’Unione europea.
Gli attacchi informatici alle autorità belghe e la loro risposta
Il Centro per la Cibersicurezza in Belgio (Ccb) ha confermato le violazioni. Il portavoce dell’ente, Michele Rignanese, ha dichiarato: “Abbiamo rilevato questi attacchi da 48 ore, ma non sono gravi”. Il Ccb ha sottolineato che un attacco di tipo DDoS, sebbene fastidioso, non comporta l’intrusione nei sistemi informatici. Le organizzazioni coinvolte stanno lavorando per ripristinare completamente le loro reti e adottare contromisure per mitigare l’impatto di queste interruzioni.
Ad esempio, il sito del porto di Anversa, uno dei principali hub logistici in Europa, è stato reso inaccessibile per circa 30 minuti, ma è riuscito a riprendere rapidamente il controllo grazie al suo team tecnico.
Cos’è un attacco DDoS
Un attacco DDoS è un tipo di attacco informatico che mira a saturare il traffico online inviato a un sito web, rendendolo temporaneamente non disponibile per gli utenti. Le organizzazioni attaccate possono adottare misure anti-DDoS temporanee. Secondo il Ccb, questi attacchi sono attribuiti agli hacker russi e fanno parte di una più ampia campagna rivolta alle entità europee e legate alla Nato.
Obiettivo: screditare le autorità del Belgio
L’attacco si è concentrato proprio mentre il Belgio si prepara alle elezioni comunali. Michele Rignanese ha affermato che l’obiettivo degli hacker è destabilizzare il Paese pochi giorni prima delle elezioni. L’intento è quello di screditare le autorità belghe, anche se l’impatto effettivo in termini di malfunzionamento è stato minimizzato.
Cybersecurity: quanto ne sanno gli italiani??
Anche il Servizio Generale di Intelligence e Sicurezza (Sgrs), il principale servizio belga di intelligence e difesa esterni, ha confermato il basso impatto degli attacchi. Questi sono stati considerati di portata inferiore rispetto a quelli verificatisi durante le elezioni federali e europee di giugno.
Nel suo rapporto pubblicato lo scorso giugno, il servizio di intelligence belga ha evidenziato le attività di spionaggio e interferenza straniera, che hanno raggiunto livelli senza precedenti negli ultimi anni, coinvolgendo anche il Belgio e Bruxelles, sede di numerose organizzazioni internazionali.
Anche se gli attivisti pro-Mosca hanno rivendicato le azioni, i servizi di sicurezza ritengono che non sia certo che agiscano direttamente dalla Russia. Il portavoce del Sgrs ha dichiarato: “Possiamo geolocalizzare gli attacchi, ma non possiamo confermare la loro origine territoriale o le tecniche utilizzate per offuscare le tracce”.