Confessione shock di Michele Misseri sull’omicidio di Sarah Scazzi
La verità nascosta dietro il delitto di Avetrana e gli abusi subiti
A 14 anni dall’omicidio di Sarah Scazzi, il delitto di Avetrana torna sotto i riflettori. Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente zia e cugina della vittima, sono state condannate all’ergastolo. Michele Misseri, zio di Sarah, continua a dichiararsi l’unico responsabile del terribile omicidio, nonostante la mancanza di credibilità nei suoi confronti. Dopo aver scontato una pena di 8 anni per occultamento di cadavere, Misseri ha rivelato di essere l’assassino di Sarah, affermando di essere stato costretto a cambiare versione.
Il servizio che lo vede protagonista andrà in onda domani sera su Italia Uno. Durante l’intervista, Misseri ha parlato degli abusi subiti in tenera età, rivelando di essere stato vittima di violenze sessuali all’età di sei anni. Ha raccontato di come suo padre lo portò in una masseria, dove fu violentato da due individui. Questo terribile segreto è rimasto nascosto per lungo tempo, persino alla sua famiglia.
Misseri ha confessato di essere l’unico colpevole dell’omicidio di Sarah, ammettendo di aver tentato di abusare del corpo della giovane dopo averla uccisa. Ha ritrattato le accuse rivolte in precedenza alla figlia Sabrina, sostenendo di aver visto l’anima di Sarah imprigionata nel garage, vestita in modo diverso da come la ricordava.
Nonostante abbia ammesso l’omicidio, Misseri ha negato gli abusi sessuali, giustificando la menzogna riguardo alla violenza come un tentativo di proteggere la verginità della nipote. Ha rivelato di essere rimasto colpito dal fatto che Sarah non fosse stata battezzata, confessando di aver tentato di violentarla ma di non essere riuscito a portare a termine l’atto.
Le sue parole hanno sconvolto l’opinione pubblica, gettando luce su una vicenda già di per sé drammatica. Michele Misseri ha concluso la sua confessione con un pensiero per la pace dell’anima di Sarah, auspicando che possa riposare in eterno.
