Politica

Riforma fiscale e novità nella legge di bilancio 2025

Dal taglio delle aliquote Irpef alle misure per famiglie e pensionati

Riforma fiscale e novità nella legge di bilancio 2025

Nella legge di bilancio 2025, è previsto un passaggio strutturale da quattro a tre aliquote Irpef, con la fusione dei primi due scaglioni di reddito. La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che il governo intende intervenire anche sullo scaglione di reddito successivo, ma ciò dipenderà dalle risorse disponibili, che saranno valutate anche alla chiusura del concordato preventivo.

Oggi, a Palazzo Chigi, Meloni ha incontrato le sigle sindacali per discutere della legge di bilancio dopo l’assenza per influenza dei giorni scorsi. La premier ha sottolineato che il governo ha cambiato approccio rispetto al passato, evitando misure a breve termine a scapito di una crescita sostenibile, scaricando il costo sulle generazioni future, come accade ora con il debito pubblico ereditato.

Secondo Meloni, la riforma fiscale in corso, volta a riequilibrare il rapporto tra Stato e cittadini, sta già producendo risultati tangibili: un aumento record delle entrate fiscali e una significativa riduzione dell’evasione fiscale.

La gestione dei bonus edilizi è stata elogiata dalla premier, che ha distinto tra prima e seconda casa: il bonus ristrutturazioni rimane al 50% per la prima casa, mentre scende al 36% per le seconde case. Per il Superbonus, è prevista la possibilità di dilazionare su dieci anni i crediti legati al 110%, al fine di tutelare i contribuenti che rischierebbero di perdere le detrazioni non utilizzate nell’anno.

Un momento ironico è stato protagonista dell’incontro, quando i leader della Cgil e della Uil hanno regalato una calcolatrice e un libro a Meloni, in seguito a una gaffe della premier con una calcolatrice durante un’intervista televisiva. Meloni ha scherzato con il leader della Cisl, chiedendogli se avesse un regalo da fare, ma Sbarra ha risposto che preferiva concentrarsi sulle proposte per migliorare il Paese.

La sanità è stata al centro del dibattito, con Meloni che ha evidenziato l’incremento del Fondo sanitario nazionale da 126 miliardi nel 2022 a 136,5 miliardi nel 2025, con una previsione di 140,6 miliardi nel 2026. La spesa sanitaria pro-capite è aumentata, anche tenendo conto dell’inflazione.

Riguardo alla previdenza, Meloni ha assicurato che le pensioni minime saranno rivalutate oltre l’inflazione indicata dall’Istat anche nel 2025 e 2026, e che le norme sulle uscite anticipate dal lavoro rimarranno sostanzialmente invariate.

Per quanto riguarda le famiglie, è stato introdotto un contributo di 1.000 euro per i neonati nati o adottati dal primo gennaio, escluso dalla soglia Isee, destinato alle famiglie con un Isee inferiore a 40.000 euro. Questo aiuto è finanziato in parte dalla limitazione delle detrazioni per i figli a carico oltre i 30 anni di età.