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Condanna per maltrattamenti: il caso di Mario Caucci e Noemi Bocchi

Una storia di separazione, accuse e controversie giudiziarie

Condanna per maltrattamenti: il caso di Mario Caucci e Noemi Bocchi

Il tribunale di Roma ha emesso una sentenza di condanna a 4 anni di reclusione per Mario Caucci, ex marito di Noemi Bocchi, attuale compagna di Francesco Totti. Le accuse a suo carico riguardavano maltrattamenti e mancato mantenimento nei confronti di Bocchi. Il pubblico ministero aveva richiesto una pena di 5 anni e 6 mesi di carcere in data 8 marzo. Il processo si è svolto a porte chiuse su richiesta dei legali di Bocchi per garantire la riservatezza dei testimoni e delle udienze.

Su Instagram, Noemi ha commentato la sentenza con un’emoji che recita “Dio esiste”. Caucci ha raccontato che nel 2016 la moglie aveva iniziato a manifestare disagio per la vita di provincia. La coppia viveva a Tivoli, città legata storicamente alla famiglia di Caucci per motivi lavorativi. L’anno successivo decisero di trasferirsi a Roma, una mossa che Caucci definì come “il primo grande errore, l’inizio della fine”. Tornato da solo a Tivoli, Caucci ha raccontato di un periodo segnato da depressione, fallimento dell’azienda di Verona che gestiva personalmente e mancanza di relazioni sociali. Noemi avanzò richieste economiche importanti che Caucci non poteva soddisfare, scatenando così una richiesta di separazione giudiziale.

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La reazione di Noemi Bocchi

La denuncia di maltrattamenti presentata da Noemi Bocchi nei confronti di Mario Caucci risale al 2019, quando l’uomo sarebbe entrato di notte a casa di Noemi, l’avrebbe afferrata per il collo e aggredita. Caucci ha sempre sostenuto che si trattasse di una presunta macchinazione. Nello stesso anno, fu firmato un accordo consensuale di separazione in cui Caucci si impegnava a versare 1.250 euro al mese per ciascun figlio, un impegno che, secondo Bocchi, non sempre sarebbe stato rispettato.