Cronaca

Condannato a 25 anni per l’omicidio di Franca Ganassi: la storia di Moustapha Bouzendar

Il processo, la confessione e le prove del DNA che hanno risolto un caso irrisolto per 15 anni

Condannato a 25 anni per l’omicidio di Franca Ganassi: la storia di Moustapha Bouzendar

Dopo 19 anni dal terribile delitto di Franca Ganassi, avvenuto il 30 dicembre 2005 a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, è stata emessa la condanna: 25 anni di reclusione per Moustapha Bouzendar, un uomo di 48 anni di origine marocchina ritenuto colpevole dell’omicidio. Il processo si è svolto in Marocco, dove l’uomo era già detenuto in relazione al caso. Il tribunale di Casablanca lo ha condannato in primo grado per omicidio volontario, violenza sessuale e rapina. La sentenza è stata emessa il 23 settembre scorso e notificata alla Procura di Reggio Emilia solo ieri, dopo la trasmissione degli atti per rogatoria.

Franca Ganassi è stata uccisa nel 2005 mentre tornava a casa da una gita a Brescia. Poco prima delle 20, attraversando il parco della Resistenza, è stata aggredita dall’assalitore. Dopo un tentativo di violenza sessuale e il furto della borsetta, è stata colpita alla testa undici volte con un oggetto contundente mai recuperato. L’aggressore è fuggito, lasciando Franca gravemente ferita. La donna, con le ultime forze, è riuscita a trascinarsi fino al cortile di un’abitazione vicina, dove è stata trovata senza vita il giorno successivo. L’autopsia ha confermato che la morte è stata causata dai colpi alla testa e che vi è stata una violenza sessuale.

Il caso è rimasto irrisolto per 15 anni, fino a quando, nel maggio 2020, Bouzendar è stato arrestato. Le prove del DNA hanno rivelato corrispondenze tra il materiale genetico trovato sul luogo del delitto e quello prelevato dall’uomo durante gli interrogatori nel suo paese d’origine. In seguito, Bouzendar ha confessato il crimine. L’uomo aveva precedenti penali per guida in stato di ebbrezza, lesioni, droga e minacce.