Cronaca

Sequestro milionario a Marcello Dell’Utri: fondi non dichiarati e indagini sulle stragi del ’93

Sequestrati oltre 19 milioni di euro a Marcello Dell'Utri e moglie per fondi non dichiarati da Berlusconi. Indagini sulle stragi del '93 e '94, con accertamenti finanziari dal 2014.

Sequestro milionario a Marcello Dell’Utri: fondi non dichiarati e indagini sulle stragi del ’93

Oltre 19 milioni di euro sono stati sequestrati a Marcello Dell’Utri e alla moglie Miranda Anna Ratti nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Firenze sui presunti mandanti esterni delle stragi mafiose del 1993 a Roma, Milano e Firenze, dove l’ex senatore di Forza Italia risulta ancora indagato.

La Direzione Investigativa Antimafia di Firenze ha eseguito il provvedimento emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Firenze. Dell’Utri è accusato di non aver dichiarato, violando la legge Rognoni-La Torre sulle misure antimafia, oltre 42 milioni ricevuti tramite bonifici da Silvio Berlusconi, allora leader di Forza Italia. Berlusconi trasferì tali fondi a Dell’Utri dopo che quest’ultimo fu condannato definitivamente per concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso.

Come spiega la Dda in un comunicato a firma del procuratore Filippo Spiezia, Dell’Utri avrebbe omesso di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro.

Il Gip ha disposto il sequestro di 10.840.451,72 euro riconducibili a Marcello Dell’Utri e 8.250.000,00 euro alla moglie Miranda Anna Ratti. L’indagine in cui è stata emessa la misura cautelare reale si inserisce nel quadro dell’indagine per individuare i mandanti esterni delle stragi mafiose del 1993-1994. Anche Berlusconi, fino alla sua scomparsa, risultava indagato insieme all’ex senatore di Forza Italia.

Nel corso del procedimento, sono stati condotti vari accertamenti sui flussi finanziari che hanno coinvolto Marcello Dell’Utri dal 2014 ad oggi.

Sulle stragi di mafia del ’93-’94, Dell’Utri ha scelto di mantenere il silenzio.