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La risposta di Putin all’attacco terroristico a Mosca

Putin promette una giusta punizione per gli attentatori. Possibile intensificazione delle misure di sicurezza in Russia. Accuse a Kiev di complicità.

La risposta di Putin all’attacco terroristico a Mosca

Cosa farà Vladimir Putin in risposta all’attacco alla sala concerti Crocus City Hall, situata poco fuori Mosca, rivendicato dall’Isis-K? È la domanda che molti analisti si stanno ponendo, considerando la promessa fatta dal presidente russo nel 1999, dopo gli attentati dei commando ceceni: “perseguitare i terroristi ovunque, anche nel cesso”, aveva dichiarato. Putin non ha mai accettato di trattare con i terroristi, né allora né ora. Non sorprende quindi che, il giorno dopo la strage alla sala concerti, abbia annunciato in televisione che i responsabili saranno puniti con una giusta e inevitabile punizione.

La Russia ha già affrontato in passato attacchi terroristici, ma Putin ha sempre mantenuto una linea dura nei confronti dei terroristi. Oggi, con il coinvolgimento russo nella guerra in Ucraina, il Cremlino potrebbe intensificare le misure di sicurezza e il controllo sulla società russa. Potrebbero essere introdotte restrizioni come il coprifuoco e la legge marziale, con l’istituzione di nuovi check point, metal detector e controlli diffusi in tutto il Paese.

In risposta alla strage al Crocus City, Putin potrebbe decidere di rafforzare ulteriormente la presenza militare in Ucraina, accusando Kiev di complicità con gli attentatori. Secondo le prime indagini condotte da Mosca, sembra che i terroristi abbiano attraversato il confine dalla parte ucraina con la complicità di alcuni elementi. Putin ha ignorato l’allerta lanciata dagli Stati Uniti il 7 marzo, che segnalava piani imminenti di attacchi terroristici a Mosca, compresi concerti e eventi di massa.

Da anni lo Stato Islamico minaccia Mosca e gli attentatori hanno approfittato del momento opportuno per seminare il terrore. Gli jihadisti nutrono un profondo odio verso i russi per eventi passati, come l’invasione sovietica dell’Afghanistan, le stragi in Cecenia e le azioni militari in Siria. L’attacco alla sala della musica di Mosca ha messo in crisi il sistema di sicurezza nazionale russo, che sembrava solido dopo 25 anni di relativa tranquillità, nonostante il conflitto in corso in Ucraina.

Staff
  • PublishedMarch 24, 2024