Attacco di al Shabaab in Somalia: base militare attaccata, 17 morti
Attacco di al Shabaab alla base militare di Buslei in Somalia provoca 17 morti. Il gruppo islamista continua a minacciare la stabilità del paese con attacchi e rapimenti.
Sabato scorso, in Somalia, un gruppo di miliziani appartenenti al gruppo islamista al Shabaab ha attaccato la base militare di Buslei, situata nella regione sudoccidentale del Basso Scebeli. L’attacco ha causato la morte di almeno 17 persone, di cui 10 miliziani e sette soldati somali, tra cui il comandante della base.
Secondo quanto riferito da un ufficiale militare all’agenzia Reuters, una parte dei miliziani ha condotto un attacco suicida utilizzando autobombe, mentre un’altra parte ha preso il controllo della base, prima di essere respinta da altri soldati intervenuti dopo l’attentato.
In un comunicato, al Shabaab ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, anche se spesso fornisce numeri sovrastimati delle vittime dei suoi attentati. Il gruppo ha dichiarato di aver ucciso 57 militari del governo. Da tempo, al Shabaab controlla diverse parti del paese e compie attacchi con una certa frequenza, con l’obiettivo di rovesciare il governo centrale e instaurare una rigida interpretazione della legge islamica.
A gennaio, il gruppo ha rapito le persone a bordo di un elicottero dell’ONU che era costretto ad atterrare in un villaggio controllato dal gruppo a causa di un guasto al motore. Il nome “al Shabaab” in arabo significa “la gioventù” ed è emerso da una rete di gruppi islamici che nel 2006 presero il controllo di Mogadiscio, la capitale, con il nome di Unione delle Corti Islamiche.
Dopo un intervento militare etiope a sostegno del governo somalo tra il 2006 e il 2007, i leader delle Corti furono allontanati dal paese. Tuttavia, l’ala più radicale dell’organizzazione riuscì a mantenere il controllo di alcune città e a riorganizzarsi formando il gruppo al Shabaab, che in seguito si affiliò al gruppo terroristico al Qaida per ottenere maggiori finanziamenti.
