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Manifesto delle persone sordocieche: diritti e inclusione

La Lega del Filo d'Oro presenta il Manifesto delle persone sordocieche in 10 punti per sensibilizzare sulle sfide e i diritti di una parte significativa della popolazione con disabilità sensoriali e plurime.

Manifesto delle persone sordocieche: diritti e inclusione

La Fondazione Lega del Filo d’Oro ha celebrato i suoi 60 anni di attività presentando il Manifesto delle persone sordocieche presso la sala della Regina della Camera dei deputati. Questo documento in 10 punti mira a sensibilizzare le istituzioni sui diritti di una parte significativa della popolazione, composta da oltre 360mila persone con disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito, affiancate da limitazioni motorie.

In Italia, si stima che ci siano circa 100mila persone sordocieche, ma esiste ancora un vuoto normativo da colmare. Questa stima deve essere considerata con attenzione, includendo anche i minori al di sotto dei 15 anni non conteggiati e le persone con disabilità intellettiva oltre alla minorazione sensoriale. Queste persone, spesso invisibili, rischiano di essere isolate a causa delle proprie disabilità.

Dal 1964, la Lega del Filo d’Oro ha supportato migliaia di famiglie nella gestione di disabilità complesse che, senza adeguato sostegno, potrebbero condurre chi non vede e non sente all’isolamento totale. L’evento istituzionale ha visto la partecipazione del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e del Viceministro del Lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci.

Il presidente della Fondazione, Rossano Bartoli, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto quotidianamente dalla Lega del Filo d’Oro e ha ringraziato volontari, personale, terapisti, familiari e le persone sordocieche presenti. Questo evento ha segnato un passo significativo verso una maggiore inclusione e rispetto per le persone sordocieche.

Il Manifesto delle persone sordocieche individua 10 punti chiave per superare le barriere che ancora impediscono a queste persone di godere pienamente dei propri diritti. Tra le richieste alle istituzioni, vi è il riconoscimento della sordocecità come disabilità unica, l’accesso alle cure sanitarie, la promozione dell’inclusione scolastica e lavorativa, e la garanzia di forme di assistenza adeguate.

La Giornata Europea della Sordocecità rappresenta un’opportunità per sensibilizzare sulle sfide affrontate dalle persone sordocieche. Il quadro normativo italiano, nonostante alcuni progressi, necessita di ulteriori interventi per garantire una piena attuazione dei diritti di questa parte della popolazione.

Il Parlamento Europeo ha riconosciuto la sordocecità come disabilità distinta nel 2004, invitando gli Stati membri a garantire un supporto adeguato alle persone sordocieche. In Italia, la Legge n. 107 del 2010 ha recepito questa raccomandazione, ma l’attuazione pratica è stata complessa. Recentemente, è stato approvato un disegno di legge per riconoscere la sordocecità a tutte le persone con compromissioni della vista e dell’udito, indipendentemente dall’età di insorgenza.

Definire la sordocecità in modo indipendente dall’età è fondamentale per garantire i diritti e l’autodeterminazione delle persone sordocieche. Questi passi avanti gettano le basi per una società più inclusiva e rispettosa delle diversità.