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Ilaria Salis: la lotta contro l’ingiustizia in Ungheria

Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, vede respinta la richiesta degli arresti domiciliari. Tensioni politiche e lotta per i diritti umani in primo piano.

Ilaria Salis: la lotta contro l’ingiustizia in Ungheria

Giovedì, il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari per Ilaria Salis, la donna italiana incarcerata in Ungheria da più di un anno con l’accusa di aver aggredito alcuni neonazisti. Salis, che rischia fino a 16 anni di carcere secondo la legge ungherese, continuerà a restare in prigione. Il giudice Jozsef Sós ha motivato la decisione affermando che “le circostanze non sono cambiate” e che “esiste sempre il pericolo di fuga”.

Salis è stata portata in aula per l’udienza con mani e piedi incatenati, scortata da una guardia che la teneva con una catena legata all’addome. La vicenda ha assunto rilevanza politica in Europa e la prossima udienza è stata fissata per il 24 maggio.

Prima dell’udienza, alcuni neonazisti hanno insultato e minacciato l’interprete di Salis, l’avvocato Eugenio Losco e un gruppo di sostenitori italiani, tra cui il fumettista Zerocalcare. Niccolò Zancan ha mostrato una lettera di Salis in tribunale per autorizzare l’uso delle immagini in cui appare incatenata. In aula è presente una delegazione di parlamentari italiani dell’opposizione.

L’Ungheria, guidata dal primo ministro Viktor Orbán, è un paese semiautoritario che ha sollevato preoccupazioni per il sistema giudiziario e i diritti umani. Orbán è un alleato importante di Giorgia Meloni nell’ambito europeo. Dopo un anno di inattività, il governo italiano ha iniziato a interessarsi al caso di Salis, ma l’Ungheria sembra irremovibile.

Gli avvocati di Salis hanno chiesto al governo italiano di fare pressione per ottenere gli arresti domiciliari in Italia o nell’ambasciata a Budapest, ma il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che ciò non è possibile per motivi giuridici. Il ministro ungherese Péter Szijjártó ha criticato i tentativi di mediazione italiani.

Ilaria Salis portata in aula
(REUTERS/ Bernadett Szabo)

Ilaria Salis, 39 anni, è accusata di aver aggredito neonazisti a Budapest durante il Giorno dell’onore. La manifestazione celebra un battaglione nazista del 1945. Salis si dichiara innocente e denuncia le condizioni detentive. Altri imputati sono una donna tedesca in custodia a Berlino e un uomo condannato a tre anni di carcere.

Salis seduta nell'aula di tribunale ammanettata
(ANSA/ Enrico Martinelli)
Ilaria Salis portata in aula incatenata
(REUTERS/ Bernadett Szabo)

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Staff
  • PublishedMarch 29, 2024