Cultura

Fela Kuti: Il Re dell’Afrobeat e dell’Attivismo Politico in Nigeria

Fela Kuti, leggendario musicista africano, fondò gli Africa 70 e la Repubblica di Kalakuta, diventando un'icona dell'afrobeat impegnato. La sua eredità musicale e politica continua con i suoi Egypt 80.

Fela Kuti: Il Re dell’Afrobeat e dell’Attivismo Politico in Nigeria

La scena culturale di Lagos alla fine degli anni Sessanta si concentrò nel locale Kakadu, nel quartiere di Yaba, dove gli studenti dell’Università di Lagos e dello Yaba College of Technology si riunivano per assistere alle jam session dei Koola Lobitos, gruppo ispirato alle big band statunitensi, che mescolava l’afrobeat con funk, soul e jazz, enfatizzando l’improvvisazione.

Fela Kuti, leader dei Koola Lobitos, divenne il musicista africano più famoso della sua generazione, grazie anche al contributo di talentuosi musicisti come Tony Allen, fondamentale nello sviluppo dell’afrobeat. Kuti non solo eccelleva come musicista ma si distinse anche come attivista politico, opponendosi alle giunte militari nigeriane.

Nato da una famiglia ricca e colta, Kuti si appassionò alla musica fin da giovane, studiando pianoforte e influenzato dai principali musicisti highlife dell’epoca. A Londra si specializzò in composizione e si appassionò al jazz, al soul e al funk, influenzato soprattutto da James Brown.

Tornato in Nigeria nel 1962, Kuti fondò i Koola Lobitos, che in seguito divennero gli Africa 70, e intraprese una tournée negli Stati Uniti, dove entrò in contatto con i principali esponenti del movimento afroamericano per i diritti civili, che influenzarono la sua produzione musicale e politica.

Il lato politico di Kuti emerse con forza a metà degli anni Settanta, quando fondò la Repubblica di Kalakuta, una comune ispirata a principi collettivistici, diventando un importante centro di dissenso e opposizione alle giunte militari nigeriane.

La fama di Kuti crebbe grazie alle sue esibizioni coinvolgenti e alle yabis, lunghi monologhi satirici che diventarono un appuntamento apprezzato dal pubblico. Kuti integrò temi politici e sociali nei testi delle sue canzoni, contribuendo a definire l’afrobeat come genere musicale impegnato e politicamente attivo.

Il culmine della sua attività politica fu l’assalto alla Repubblica di Kalakuta nel 1977, evento tragico che contribuì ad aumentare la sua notorietà internazionale. Dopo l’assalto, Kuti si trasferì in Ghana e cambiò parte del suo cognome in Anikulapo, continuando la sua attività musicale e politica.

Nonostante la sua influenza positiva nella lotta contro il colonialismo, la figura di Kuti è stata oggetto di critiche femministe per la sua misoginia evidente nei testi delle sue canzoni e nel suo stile di vita poligamo. La sua attività politica continuò con la fondazione del Movement of the People e i suoi Egypt 80, guidati dal figlio Seun Kuti, mantengono viva la sua eredità musicale e politica.

Sebbene la sua vita sia stata controversa, Fela Kuti rimane una figura di spicco nella storia della musica africana e nella lotta per i diritti civili e politici in Nigeria.

Fela Kuti e gli Egypt 80 nel 1986, durante un concerto organizzato a Parigi dal partito comunista francese
AP Photo/Laurent Rebours
Fela Kuti e gli Egypt 80 nel 1986, durante un concerto organizzato a Parigi dal partito comunista francese
AP Photo/Laurent Rebours

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Staff
  • PublishedMarch 29, 2024