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Arresti arbitrari di giornalisti in Russia: repressione della libertà di stampa

Sei giornalisti indipendenti arrestati in Russia per presunti legami con Navalny. Accuse di estremismo e violenze da parte delle autorità. RSF condanna l'azione come un attacco alla libertà di stampa.

Arresti arbitrari di giornalisti in Russia: repressione della libertà di stampa

Giovedì, l’organizzazione internazionale per la libertà di stampa Reporter senza frontiere (Rsf) ha reso noto che sei giornalisti indipendenti sono stati arrestati in Russia tra il 27 e il 28 marzo in modo arbitrario. La maggior parte di loro è stata accusata di essere vicina al dissidente Alexei Navalny, il principale leader dell’opposizione russa prima della sua morte avvenuta in febbraio in un carcere di alta sicurezza in Siberia.

Uno dei giornalisti arrestati è Antonina Favorskaya, colei che aveva registrato l’ultimo video di Navalny prima della sua scomparsa. Favorskaya era stata già arrestata dieci giorni prima per “disobbedienza alla polizia” dopo essersi recata a deporre dei fiori sulla tomba di Navalny. Successivamente, è stata nuovamente accusata di attività estremiste a causa del presunto legame con la Fondazione anticorruzione, un’organizzazione fondata da Navalny e bandita dalle autorità nel 2021.

Due colleghe di Favorskaya, le giornaliste del sito indipendente SOTAvision Alexandra Astakhova e Anastasia Musatova, sono state arrestate e interrogate come testimoni dopo averla visitata in carcere. La polizia ha perquisito le loro abitazioni e confiscato le attrezzature prima di rilasciarle.

Altri due giornalisti, Ekaterina Anikievich (sempre di SOTAvision) e Konstantin Zharov del media indipendente RusNews, sono stati arrestati mentre seguivano una perquisizione a casa di Favorskaya. Sebbene entrambi siano stati rilasciati, Zharov ha riferito di essere stato picchiato, minacciato di stupro e ricoverato in ospedale dalla polizia. Attualmente rischia una multa e altri 15 giorni di detenzione per disobbedienza alle forze dell’ordine.

Inoltre, è stata disposta la detenzione per due mesi di Olga Komleva, corrispondente di RusNews, anch’essa accusata di estremismo per i suoi legami con Navalny. Reporter senza frontiere ha condannato questi arresti definendoli “un evidente tentativo di silenziare gli ultimi media indipendenti nel paese”.

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