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Università di Trento adotta il femminile sovraesteso nel regolamento generale

L'Università di Trento adotta il 'femminile sovraesteso' nel regolamento generale per promuovere l'inclusione e la parità di genere attraverso un linguaggio rispettoso delle differenze.

Università di Trento adotta il femminile sovraesteso nel regolamento generale

L’Università di Trento ha recentemente approvato una revisione completa del proprio regolamento generale, adottando il cosiddetto “femminile sovraesteso”. Questo significa che tutti i termini al maschile sono stati sostituiti con quelli al femminile, rappresentando un cambiamento radicale che va oltre l’utilizzo della controversa “Schwa”. L’obiettivo è quello dell’inclusione, ma anziché adottare un approccio neutro come la schwa, si è scelto di riscrivere l’intero regolamento al femminile.

Il Consiglio di amministrazione ha approvato questa novità lo scorso 28 marzo, adottando il “femminile sovraesteso” per le cariche e i riferimenti di genere. Il rettore Flavio Deflorian ha sottolineato che si tratta di un gesto simbolico per promuovere la parità di genere a partire dal linguaggio utilizzato nei documenti ufficiali dell’Università.

Questa modifica avrà un impatto significativo sulla pratica burocratica dell’ateneo, in quanto il regolamento disciplina aspetti cruciali come la costituzione, le elezioni e il funzionamento degli organi accademici, oltre a dettare le disposizioni generali per l’organizzazione delle strutture accademiche e la gestione dei beni dell’università trentina.

Da ora in poi, qualsiasi persona che ricopra una carica all’interno dell’Università di Trento dovrà accettare il fatto che il proprio ruolo sarà declinato al femminile, indipendentemente dal genere. Questo significa che anche gli uomini saranno chiamati con termini al femminile come “la presidente”, “la rettrice”, “la segretaria”, “le componenti del Nucleo di valutazione”, “la direttrice del Sistema bibliotecario di ateneo”, “le professoresse”, “la candidata” e “la decana”.

Il rettore Flavio Deflorian ha spiegato che la scelta di adottare il femminile per semplificare il documento e mantenere l’attenzione sulla questione della parità di genere. Questa decisione è stata accolta senza obiezioni, rappresentando un passo avanti nella promozione di un linguaggio rispettoso delle differenze e nell’impegno dell’ateneo per costruire un ambiente accademico più inclusivo.

Questa iniziativa si inserisce nella tradizione dell’Università di Trento, che già nel 2017 aveva redatto una guida sul linguaggio rispettoso delle differenze. Si tratta di un ulteriore passo verso la costruzione di un’università più inclusiva e vicina alle esigenze delle donne.

Flavio Deflorian
Flavio Deflorian